Progettazione bar: come gestire gli spazi?

La progettazione di un bar richiede una meticolosa attenzione alla gestione degli spazi per garantire un’esperienza accogliente e funzionale. Dall’arredamento alla disposizione degli elementi, ogni dettaglio contribuisce a creare un ambiente invitante e efficiente, fondamentale per il successo del locale.

La progettazione dell’arredamento di un bar inizia con lo studio preliminare dello spazio a disposizione: identificando le zone per aree tematiche e individuando i percorsi più corretti per una gestione efficace ed efficiente del locale.

Lo studio dei percorsi e della logistica di un locale è un elemento da non sottovalutare, da esso dipende il buon funzionamento del locale stesso. Il percorso del cliente non deve interferire e/o ostacolare quello del personale. Dunque è necessario, nella fase di progettazione, riflettere su queste necessità per creare un ambiente funzionale e sostenibile. Due sono le zone essenziali di un locale:

  • Zona di servizio o lavoro, dove gli operatori si trovano a lavorare in ambienti quali zona caffè, cassa e cucina;
  • Zona di sosta o di consumo, dove il cliente soddisfa i suoi bisogni ed esigenze.

Come organizzare l’area di lavoro di un bar?

Un bar deve offrire un servizio puntuale e di qualità, ma per raggiungere ciò è indispensabile una buona organizzazione degli spazi, fondamentale per ottenere efficienza e velocità, parametri che incidono sulla produttività e, quindi, sulla redditività del locale.

L’area di lavoro di un bar deve essere il regno dell’efficienza e dell’efficacia, perché in tale zona vengono preparati tutti i prodotti che compongono l’offerta del locale. La sua organizzazione deve essere funzionale sia alla tipologia di locale, sia al tipo di offerta dello specifico bar.

Questo significa innanzitutto strutturare la zona di lavoro in diverse aree operative come, ad esempio, un’area caffetteria per la colazione, un’area miscelazione per l’aperitivo, un’area pranzo per le proposte salate e/o dolci.

La disposizione di prodotti e attrezzature in queste aree deve avere come criterio di riferimento il corpo del barista. L’obiettivo è che sia tutto a portata di mano dell’operatore, affinché possa muoversi in assoluta comodità e sicurezza.

L’ideale è che l’80 per cento delle attrezzature e prodotti siano disposti in un raggio di 2,5 metri dal centro, costituito dal barista, in modo che possa muoversi comodamente e senza dover effettuare continui ed eccessivi spostamenti che fanno perdere tempo ed interrompere bruscamente il contatto con il cliente.

Ad esempio, per il servizio della mattina, la macchina da espresso sarà posizionata nel retrobanco al centro tra i due operatori, se sono in due a occuparsi della preparazione del caffè, così che entrambi lavorino senza incrociarsi. Al suo fianco si disporrà il macinadosatore e le attrezzature relative alla preparazione di altre bevande (orzo, bevande fredde) e vicino il frigo. A destra o sinistra, la vetrina, se non integrata nel banco bar, con la pasticceria e le proposte salate.

Esigenze diverse ha invece l’area aperitivo, dove la consolle avrà dimensioni più piccole, un raggio di 1,5-2 metri, in modo da velocizzare la preparazione dei drink. Dimensioni che però crescono se si propongono creazioni di un mixologist, in quanto aumentano gli strumenti e lo stesso banco diventa un punto per lavorazioni più elaborate.

Infine, da non trascurare è lo spazio tra banco e retrobanco, che deve essere almeno di 90 cm per fornire libertà di movimento ai diversi operatori.

Come organizzare l’area di consumo di un bar?

La zona di consumo di un bar è fondamentale per indurre il cliente a sostare. E’ necessario, dunque, realizzare un’ambiente accogliente e confortevole, che rispetti le normative relative alla sicurezza e all’igiene.

La sosta del fruitore può avvenire al bancone, in piedi o con sgabelli, o in un luogo come una sala dove verranno messi a disposizione tavoli e sedie. La sosta veloce avviene generalmente al bancone che deve essere facilmente raggiungibile e deve avere misure tali da non risultare scomodo per gli operatori e per chi lavora dietro ad esso.

Mentre per le sedute di sala, è fondamentale la distanza tra i diversi tavoli. Per una corretta disposizione dei tavoli si deve tener conto del fatto che il cliente deve potersi muovere liberamente intorno al proprio tavolo e che deve essere in grado di uscire agevolmente dal locale in caso di necessità. Nello specifico, i tavoli devono essere posizionati ad una distanza minima di 30 centimetri gli uni dagli altri. In caso di locali come sale da tè, che prevedono una ricerca più marcata della privacy, la distanza tra sedute può aumentare.

I tavoli, di qualsiasi forma o colore siano, devono avere un’altezza di minimo 70 centimetri sino a 78 centimetri per rispondere alle esigenze di spazio dei diversamente abili. Tavoli o appoggi di minor altezza sono consigliati per locali tematici ma si dovrà specificare nel progetto l’inagibilità per portatori di handicap.

Ricordati che un’organizzazione di spazi efficiente, quando si tratta di allestire un bar, rende più fluido il servizio e crea un ambiente gradevole e confortevole. Assicurati che ci sia spazio sufficiente per muoversi liberamente, evitando un sovraffollamento che potrebbe disturbare l’esperienza dei clienti.

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